La ripresa a Nordest passa per l’integrazione: «Cultura d’impresa sfida per lo sviluppo» - Nord Est Economia

2022-10-15 02:43:23 By : Mr. Hua Lin

L’evento delle associazioni degli industriali di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo ieri a Palazzo della Ragione di Padova nell’ambito dell’anno da “Capitale”

«La cultura d’impresa è mettere insieme le persone, contaminarsi, dialogare con università e territorio, sorprendere, anche in un momento delicato. E sognare. Nella cultura c’è anche la sconfitta ma non ci si deve arrendere, dobbiamo promuovere l’ottimismo ed essere orgogliosi come parte di una comunità forte e solida». Così il presidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Vincenzo Marinese, durante l’incontro “Cultura d’impresa e sviluppo per la nostra comunità”, uno degli eventi conclusivi dell’anno da Capitale nazionale della cultura d’impresa delle associazioni degli industriali di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo andato in scena ieri pomeriggio a Palazzo della Ragione Padova.

Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia-Rovigo sono attualmente alle prese con un percorso di integrazione che muoverà i suoi passi primi passi operativi già a partire dal primo gennaio 2023. Una nuova sfida di rappresentanza per un sistema diffuso e integrato di imprese che produce ricchezza per 86 miliardi (58,2% del valore aggiunto veneto) e oltre 32 miliardi di export (46,2% del totale veneto). Nei primi sei mesi del 2022 questo sistema ha messo a segno un aumento della produzione tra il +4,7% di Treviso e il +12,5% di Venezia (Padova +8%, Rovigo +6%) e un aumento record di 3, 4 miliardi dell’export (+21,4%).

«Non possiamo dimenticare che già nel 2015 l’Ocse aveva visto nel territorio vasto di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo un’unica grande metropoli», ha ricordato Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro, «Una capitale, un corridoio europeo, che già ora vive in sinergia con il resto del mondo. Una comunità di imprese, di famiglie e istituzioni che affronta in questi anni sfide enormi: quella del Covid, quella delle materie prime, della guerra, dell’inflazione e della crisi energetica.

Come associazioni stiamo lavorando ad un grande progetto di aggregazione e quest’anno da Capitale della cultura d’impresa è stato un bellissimo riscaldamento che ci ha permesso di aprire spazi di dialogo importanti con le università, le scuole, i musei, gli stakeholders istituzionali. Un riscaldamento che ci permetterà di costruire meglio un’aggregazione che crediamo strategica per l’evoluzione dell’intero territorio».

Un incontro che dopo i saluti del sindaco di Padova, Sergio Giordani, è stato avviato dall’intervento di Katia Da Ros, vicepresidente Confindustria per l’ambiente, la sostenibilità e la cultura, e di Antonio Alunni, presidente Gruppo tecnico cultura di Confindustria. La cultura d’impresa, come sfida e come progetto per l’avvenire, è stata al centro del dibattito a cui hanno partecipato il presidente di Assindustria Venetocentro Leopoldo Destro, quello di Confindustria Venezia-Rovigo Vincenzo Marinese ma anche i presidenti delle Camere di commercio di Padova e di Venezia-Rovigo Antonio Santocono e Massimo Zanon. Un evento che ha visto l’intervento conclusivo di Don Luigi Facco, presidente della Fondazione Nervo Pasini, nata per sostenere le Cucine economiche popolari.

E questo sistema industriale ha dimostrato una resilienza inaspettata se è vero che i dati della produzione di agosto da poco pubblicati dall’Istat raccontano di un indice destagionalizzato della produzione industriale aumentato ulteriormente del 2,3% rispetto a luglio. «La crisi», hanno detto i presidenti della Camera di commercio di Padova e Venezia Rovigo, «spinge il territorio a rimettersi in discussione. E il nostro sistema ha sempre dimostrato di saperlo fare, evolvendo.

Ora la crisi energetica e la guerra impongono nuove efficienze e un approccio all’energia che va nel solco della sostenibilità e delle rinnovabili. Le imprese si stanno muovendo in questo senso e sta a noi aiutarli, anche creando nuove sinergie e nuove relazioni». Ed è ancora una volta il tema della comunità, del dialogo e della collaborazione al centro di una cultura d’impresa che evolve verso nuove forme di dialogo. Legami tra imprese e persone, tra economia e cultura, tra formazione e produzione. 

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