Aumenta il prezzo del gas e c’è chi pensa sia il momento di passare ai piani cottura a induzione. Ma in cosa differiscono davvero? Ecco le principali differenze e perché il piano a induzione ha molti vantaggi (ma anche qualche svantaggio) a prescindere

Alla ricerca di soluzioni contro l’impennata dei prezzi del gas, si può pensare di passare ad un piano cottura a induzione, che il gas non lo utilizza: il suo principio di funzionamento, infatti, sfrutta la corrente elettrica e i campi magnetici. Naturalmente, nemmeno questa soluzione è gratis ma ha altri vantaggi rispetto al piano a gas. Ecco quali.

Il piano cottura a induzione è una soluzione di riscaldamento costituita da piastre in vetroceramica al di sotto delle quali sono poste delle bobine con fili di rame. L’accensione della piastra induce un passaggio di corrente elettrica nelle bobine, le quali a loro volta generano un campo magnetico che induce una corrente elettrica all’interno della pentola.

Il meccanismo sfrutta quindi le leggi fondamentali della fisica per le quali cariche elettriche in movimento generano campi magnetici che a loro volta generano correnti indotte (da cui piano di cottura a induzione). La corrente generata nella pentola viene trasformata in calore per effetto Joule.

Non c’è trucco, non c’è inganno e soprattutto non c’è gas.

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La cottura a induzione è un metodo veloce e sicuro di cottura. Sicuro soprattutto cuocendo in questo mondo perché non si rischiano fughe pericolose di gas. Inoltre la piastra non si scalda come avviene in quella a gas e quindi non si rischiano scottature.

Ma soprattutto un recente studio guidato dalla Standford University (Usa) ha dimostrato che l’impatto dei fornelli a gas sul riscaldamento globale e sulla nostra condizione fisica è ben più alto di quanto si pensasse: secondo i ricercatori, in particolare, accendere un fornello a gas, per clima e salute, equivale a far camminare contemporaneamente 500.000 auto a benzina.

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Inoltre è un sistema pratico per la pulizia, perché è sufficiente pulire solo la piastra in vetroceramica, non tutte le componenti tipiche di un piano cottura a gas. E anche più efficiente, consentendo una cottura più omogena e generalmente più rapida.

Purtroppo per i piani a induzione non va bene ogni tipo di pentola, perché quelle utili devono avere il fondo piano ed essere in materiale ferroso. Se si aggiunge un generale costo maggiore del piano stesso, all’acquisto di pentolame particolare, l’investimento iniziale può non essere popolare.

Per riconoscere una pentola adatta al piano a induzione, in assenza di simboli inequivocabili (bobina), possiamo usare una calamita: se questa si attacca, via libera.

In questo momento di incertezza economica, ogni soluzione rispettosa dell’ambiente merita di essere valutata sulla base delle possibilità immediate ma anche in vista dei potenziali risparmi futuri.

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