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Una carriera nata per caso, al fianco del fratello Guido; una storia di sudore e sacrificio che hanno portato il boxeur di Pontedera tra gli sportivi più amati dagli italiani
Un giorno aveva accompagnato il fratello Guido, più grande di lui e pugile più che decente (campione italiano, olimpionico a Helsinki), ad assistere a una riunione di dilettanti. Non si era presentato un novizio, bisognava trovare un sostituto e chiesero a Guido Mazzinghi se, per caso, suo fratello fosse disposto a prestarsi, tendendo la guardia alta per non farsi troppo male.
– Cosa me ne viene in tasca? – aveva chiesto Sandro.
– Vino, bistecca, pane, contorno, frutta… –
– Si può fare – aveva risposto Sandro Mazzinghi da Pontedera.
Quelli che su un ring si chiamano pugni, nella vita sono cazzotti, che nemmeno li vedi partire. E in fondo la vita stessa è tutta un giro di boa e quan
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